Da solo in Andalucia: Granada

Domenica 4 Ottobre 2015 saluto Malaga, quello che ho combinato da quelle parti potete leggerlo qui, e parto in pullman alla volta della meravigliosa Granada. La raggiungo in meno di un’ ora e mezza, seduto comodamente su un bus. Durante il viaggio mi viene offerto anche uno snack, una bottiglietta d’ acqua ed un pacchetto di fazzoletti. Niente male, no? 😊

La stazione dei bus di Granada è un po’ diversa da quella di Malaga. Meno pulita e gente poco raccomandabile ovunque. Qualcuno prova anche ad accollarsi chiedendo spicci e iniziando a seguirmi. Niente di grave. La seconda parte del mio viaggio nel sud della Spagna può avere finalmente inizio. Nel centro di Granada non si perde neanche un bambino. Lo so, Lucio Dalla cantava Bologna usando queste parole, che tuttavia, vi assicuro, si attagliano perfettamente anche alla città andalusa. Contrariamente all’ impressione avuta girando un po’ per la stazione dei bus, Granada città è assolutamente sicura. Il centro è molto piccolo. Ogni angolo di strada ruba l’ occhio ad una fotografia, pare una cartolina a cielo aperto. E me la godo subito, non prima di aver lasciato lo zaino in hotel e mangiato un panino.

Dopo pranzo inizio a camminare cartina alla mano per le stradine del centro. La bellissima reggia dell’  Alhambra domina il paesaggio. 12088078_10153194860317883_381804485998792888_n

Granada è stata l’ ultima capitale di origine araba in Europa. Passeggiando per le sue vie è impossibile non rendersene conto e non restarne affascinati.  Decido quindi di visitare l’ Albaicìn. Quartiere dei gitani molto suggestivo, che sorge su un promontorio difronte all’ Alhambra. Salite e discese la fanno da padrone, silenzio e paesaggi mozzafiato completano il quadro. Listener (2)

Da queste parti si può assaporare lo spirito autentico di Granada. Lo stile arabeggiante delle case, delle fontane e delle minuscole stradine che mi conducono al famoso mirador di San Nicolas.

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Qui il tempo sembra essersi fermato. La quiete che un simile paesaggio trasmette è indescrivibile. In sottofondo, gruppi di gitani con chitarre e fisarmoniche, allietano la visita di turisti e curiosi con canti popolari. Perfetta colonna sonora di uno dei momenti più intensi di questo viaggio.

La zona è caratterizzata da innumerevoli teterie. Dopo la passeggiata, non posso esimermi dal degustare un saporito thé alla menta accompagnato da un tipico dolce arabo al miele e pistacchio.

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Verso sera decido di tornare in centro e di esplorare la vita notturna della città.

A Granada vige una consuetudine molto particolare e apprezzata. Ogni birra, anche piccola, che si ordina viene piacevolmente accompagnata da una generosa tapas. Ristorantini e locali sono concentrati tutti lungo calle Navas. Si mangia e si beve all’ aperto. E’ Ottobre ma i ventotto gradi notturni non lo dimostrano affatto. La notte con la sua luna piena lucente, conferisce alla città un incanto d’ altri tempi.

Un capitolo a parte lo merita l’ Alhambra. Magia allo stato puro. Non vi scoraggiate se sul sito ufficiale risultasse che non ci sono più biglietti disponibili. Da qui riuscirete sempre a prenotarli anche con pochi giorni di anticipo. Ricordatevi di portare con voi anche la carta di credito/debito con la quale avete effettuato l’ acquisto. Vi servirà per ritirarli. In questo caso vi consiglio di farlo il giorno prima della visita, recandovi in Calle Reyes Catòlicos 40 presso l’ Alhambra bookstore. Il prezzo del biglietto si aggira intorno ai 20 euro e comprende anche la visita del maestoso palazzo Nazaries.

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Perdersi per la cittadina, scoprendo angoli di storia incastonati fra le sue mura è una delle esperienze più emozionanti di sempre. Godetevi la vista dell’ Albaicìn dall’ alto, magari al tramonto. E la maestosità della Sierra Nevada, ovviamente.

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Con ancora negli occhi e nel cuore le bellezze di questa piccola cittá, rientro a Malaga sempre in pullman per volare a casa, promettendomi di tornare un giorno da queste parti per rinfrescare i ricordi di un viaggio in solitaria particolarmente emozionante.

Al prossimo articolo, viaggiatori!

Pubblicato da Francesco

''Viaggiare per non smettere mai di conoscersi''

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