
Esistono viaggi che iniziamo mesi, forse addirittura anni prima di partire. A volte non siamo neanche minimamente consapevoli che inizieranno sul serio. Eppure il cosmo, complice la sostanza dei sogni, si mette subito all’opera affinchè il tutto che abbiamo letto sui libri, ammirato in fotografia, diventi realtà!
Non di tulipani o mulini stavolta, nè tanto meno di coffee shop si è dipinto, è il caso di dirlo, il mio viaggio in solitaria appena trascorso.
”Vedo disegni e dipinti nei luoghi più poveri, negli angoli più sporchi”
E proprio il desiderio di scoprire quegli angoli nascosti di cui parlava Vincent in una delle sue innumerevoli lettere scritte al fratello Theo, mi ha spinto a partire. Due giorni, neanche pieni, 3 ore di aereo, 4 di treno e 2 abbondanti di bus. Chilometri a piedi, naso perennemente all’insù, voglia di respirare il più possibile l’atmosfera del viaggio che mi mancava da tempo e centinaia di fotografie scattate nel tentativo di catturarne per sempre il ricordo.
Eppure…Leggi l’ebook QUI
Cosa dire d’altro leggendo questo tuo scritto se non che ,in fondo, la ricerca è il nostro unico scopo? Le mete definitive non esistono, se non come tappe del nostro viaggio fatto di viaggi.
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La prossima volta che tornerò in Olanda non me lo farò scappare. Credo che passerò anch’io due ore senza accorgermene da tanta ricchezza.
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